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Arkadiusz Milik è un attaccante polacco classe 1994, attualmente in forza alla Juventus. Dopo esperienze in Bundesliga, Eredivisie, Ligue 1 e Serie A, ha costruito una carriera da centravanti potente e tecnico, capace di incidere in area di rigore con movimenti intelligenti e finalizzazioni precise. La sua storia calcistica è segnata da una lunga serie di infortuni, ma anche da momenti di grande efficacia sotto porta, come dimostrano le sue 48 reti in Serie A, che lo rendono il miglior marcatore polacco nella storia del campionato italiano. Milik è una prima punta mancina, dotata di un tiro potente e preciso, sia di piede che di testa. La sua struttura fisica (1,86 m) gli consente di essere dominante nel gioco aereo, mentre la sensibilità tecnica gli permette di dialogare con i compagni e di agire anche da seconda punta. È abile nei calci piazzati, soprattutto nelle punizioni dirette, e sa muoversi con intelligenza tra le linee, sfruttando il tempo dell’inserimento e la capacità di leggere le situazioni offensive. Dal punto di vista tattico, Milik offre una soluzione alternativa rispetto agli attaccanti più mobili: è un riferimento centrale che può fungere da boa, proteggere il pallone e aprire spazi per gli inserimenti dei centrocampisti. Tuttavia, la sua continuità è spesso compromessa da problemi fisici. Nella stagione 2024–2025, dopo aver partecipato al Mondiale per Club, è stato nuovamente costretto allo stop per una ferita lacero-contusa alla tibia anteriore destra, riportata durante un allenamento in palestra. La prognosi è di circa una settimana, ma l’episodio ha riacceso i dubbi sulla sua tenuta atletica. Nonostante le difficoltà, Milik rimane un attaccante esperto e affidabile, capace di garantire gol e presenza in area. Il suo contratto con la Juventus è stato rinnovato fino al 2027, ma il club sta valutando il suo futuro, anche alla luce della concorrenza interna e delle offerte provenienti da Turchia, Spagna e Grecia. Per il tecnico Igor Tudor, Milik rappresenta una risorsa importante, ma il suo rilancio passa dalla capacità di ritrovare continuità e condizione fisica. |
