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Billy Gilmour è un centrocampista moderno, dotato di grande intelligenza tattica e visione di gioco. La sua capacità di leggere le situazioni e anticipare le mosse degli avversari lo rende un elemento prezioso nella costruzione dal basso e nella gestione del possesso. Nonostante la giovane età, dimostra una maturità calcistica fuori dal comune, con scelte sempre lucide e funzionali al sistema di gioco. Fisicamente non imponente, Gilmour compensa con rapidità di pensiero e mobilità. È abile nel dribbling stretto e nel controllo orientato, caratteristiche che gli permettono di eludere la pressione e mantenere il pallone anche in spazi ridotti. Il suo primo tocco è pulito e preciso, e la qualità nei passaggi – sia corti che lunghi – lo rende un regista affidabile e creativo. Dal punto di vista difensivo, si distingue per la capacità di intercettare palloni e per il tempismo nei contrasti. Non è un mediano fisico, ma sa posizionarsi con intelligenza e contribuire alla fase di non possesso con disciplina e attenzione. La sua resistenza gli consente di mantenere alta l’intensità per tutta la durata della gara, rendendolo efficace anche nel pressing. Gilmour è un giocatore che ama dettare i tempi e orientare il gioco, spesso fungendo da snodo tra difesa e attacco. La sua visione periferica e la capacità di verticalizzare lo rendono particolarmente utile contro squadre chiuse, dove serve inventiva e precisione. È anche in grado di inserirsi negli spazi, pur non essendo un centrocampista offensivo puro, e di servire assist con passaggi filtranti. Nel Napoli di Conte ha trovato un contesto ideale per esprimere le sue qualità, alternandosi con Lobotka nel ruolo di regista e offrendo soluzioni diverse in fase di costruzione. La sua crescita è costante, e il suo impatto tattico si fa sentire soprattutto nei momenti in cui la squadra ha bisogno di ordine e pulizia nel gioco. Gilmour rappresenta una risorsa tecnica e strategica di grande valore per il centrocampo azzurro. | 
