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Petar Sučić è un centrocampista centrale croato classe 2003, recentemente acquistato dall’Inter per 14 milioni di euro più bonus dopo una stagione convincente alla Dinamo Zagabria. Alto 183 cm per 76 kg, è un giocatore moderno, dotato di buona struttura fisica, visione di gioco e personalità. Cresciuto tra Bosnia ed Erzegovina e Croazia, ha mostrato fin da giovane una spiccata maturità tattica e una predisposizione al gioco verticale. Sučić è ambidestro e può ricoprire diversi ruoli in mediana: mediano davanti alla difesa, mezzala con compiti di inserimento o interno in un centrocampo a due. La sua duttilità lo rende prezioso per sistemi come il 3-4-2-1, dove può garantire equilibrio e qualità. È abile nel recupero palla, nella gestione del possesso e nel rilancio dell’azione, con una buona capacità di effettuare passaggi filtranti e cambi di gioco. Al Mondiale per Club ha già mostrato personalità, fornendo un assist decisivo contro il River Plate e reclamando il pallone con sicurezza anche nei momenti più delicati2. Dal punto di vista offensivo, Sučić ha dimostrato di saper segnare e servire assist: nella stagione 2024/25 ha chiuso con 7 gol e 4 assist in 32 presenze, nonostante un infortunio al metatarso che lo ha tenuto fuori per quasi tre mesi. Non è un centrocampista da bonus facili, ma porta in dote corsa, spirito di sacrificio e capacità di inserirsi con i tempi giusti. Il paragone con Zvonimir Boban, evocato dalla stampa, è prematuro ma indicativo del suo potenziale2. Sučić ha scelto di rappresentare la Croazia a livello internazionale, dopo aver giocato nelle giovanili della Bosnia ed Erzegovina. Ha già collezionato 9 presenze e 1 gol con la nazionale maggiore croata. Il suo contratto con l’Inter è valido fino al 2030, e il club lo considera una scommessa strategica per il futuro del centrocampo, soprattutto in vista del ricambio generazionale rispetto a Calhanoglu e Mkhitaryan2. In sintesi, Petar Sučić è un centrocampista completo, giovane e ambizioso, con margini di crescita e una mentalità da protagonista. La sua capacità di adattarsi, incidere e gestire la pressione lo rende uno dei profili più interessanti tra i nuovi volti della Serie A. |
